L’aumento del dibattito mediatico sul greenwashing

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Se siete Professionisti della Comunicazione, saprete già che la sostenibilità ambientale è diventata ormai parte centrale della strategia aziendale, della costruzione della reputazione del brand e del panorama mediatico. Con l’aumento dell’interesse per le notizie ecologiche, sta crescendo anche il dibattito mediatico sul fenomeno del greenwashing. Tutto ciò, di conseguenza, sta generando apprensione tra i Professionisti della Comunicazione e PR su come comunicare al meglio i loro obiettivi e le loro iniziative di sostenibilità ambientale.

In questa nuova serie del nostro blog, discuteremo di come si sta evolvendo il dibattito sul greenwashing nei media tradizionali e nei social media e del miglior modo per comunicare con successo le credenziali ambientali della vostra azienda.

La nascita del greenwashing

Negli ultimi anni, con i media sempre più affamati di notizie sulle tematiche ambientali, si è registrata un’impennata di PR “green” e le aziende hanno iniziato a parlare a gran voce dei propri obiettivi e delle iniziative ambientali.

Ma se da un lato molte aziende hanno il desiderio autentico di affrontare il problema del cambiamento climatico e aiutare il pianeta, dall’altro sono anche spinte dalla consapevolezza che fare la propria parte ha un senso anche a livello commerciale.

Infatti, tra i giornalisti e gli altri stakeholder si è generato un certo scetticismo sul fatto che le aziende possano agire in funzione degli obiettivi ambientali, piuttosto che per i profitti. Si potrebbe obiettare che questo aspetto non sia molto rilevante, purché la direzione intrapresa sia quella giusta. Ma lo scetticismo degli stakeholder, combinato al desiderio di un’esposizione mediatica sulle tematiche ambientali, ha gettato le basi per il crescente dibattito sul greenwashing, con conseguenze che si ripercuotono sia a livello finanziario che reputazionale.

Il dibattito sul greenwashing raddoppia ogni anno a livello globale

La nostra analisi mostra che il volume dei dibattiti correlati al greenwashing presenti nei media tradizionali e nei social media è raddoppiato ogni anno nell’ultimo triennio (da novembre 2019 a settembre 2022). Questo dato dimostra chiaramente che il greenwashing è un argomento di cui si continuerà a parlare e riconferma il fatto che, in futuro, la sostenibilità ambientale dovrà essere collocata al centro della strategia di comunicazione aziendale.

Analizzando i dati più da vicino, non ci sorprende scoprire che la COP26 ha causato un picco dei dibattiti, con Twitter che è risultato il canale con il maggior numero di conversazioni sul tema.

Questo scenario indica il bisogno vitale per i team di comunicazione di monitorare l’evoluzione di tali dibattiti, sia in tempo reale che analizzando i dati da una prospettiva più ampia, al fine di contribuire a definire le attività a breve termine e la pianificazione a lungo termine.

Il dibattito sul greenwashing

Nel prossimo articolo della serie, condivideremo un’analisi approfondita che mostra come il dibattito sul greenwashing si stia evolvendo sia sui media tradizionali che sui social media e come questo abbia un impatto sul vostro ruolo di Professionisti della Comunicazione e PR.

Ma se non volete aspettare, potete già accedere all’analisi completa scaricando il nostro whitepaper: “Costruire la reputazione di un brand evitando il rischio del greenwashing“.