Possiamo considerarli una minaccia o un’opportunità per il mondo della comunicazione?
Il settore è concentrato sulle offerte che ruotano attorno ai social media e che creano relazioni con un più ampio insieme di influencer.
Ma con una chiara mancanza di fiducia tra i consumatori, che ritengono molto più affidabili le notizie e le informazioni che leggono sulla stampa (+25%) rispetto ai social media (-16%) , qual è l’approccio giusto che i brand dovrebbero adottare?
Nonostante la sfiducia nei confronti dei social media, i nostri studi CrossMedia mostrano che questi canali possono essere il mezzo più conveniente per fare pubblicità.
L’aumento della spesa per la pubblicità sui social continuerà anche quest’anno. Le “storie”, ad esempio, hanno registrato un aumento degli investimenti del 29% nel 2020, con aspettative quasi raddoppiate per quest’anno. Tuttavia, con il 75% dei touchpoint provenienti al di fuori della sfera dei media a pagamento , i social media da soli non potranno creare una relazione con il vostro pubblico. Le campagne sono più efficaci quando passano attraverso molteplici canali in maniera credibile e coerente.
Il brand Brewdog, ad esempio, ha acquisito reputazione nell’area della responsabilità dopo aver convertito il suo impianto per la distillazione della produzione di mezzo milione di flaconi di disinfettante per le mani durante il lockdown nel Regno Unito; la reazione positiva dei media era strettamente correlata alle ricerche del brand, suggerendo una risposta comportamentale diretta del consumatore alla strategia.
Cosa succederà in futuro? Le piattaforme digitali emergenti acquisiranno maggiore importanza nell’ambito delle strategie di comunicazione olistica e della pianificazione dei media complessiva, mentre i brand adotteranno modi più autentici e diretti per interagire con i consumatori. Gli influencer saranno considerati un’opportunità strategica a lungo termine, piuttosto che solo una tattica a breve termine.
